Le nuove regole introdotte con due lettere Apostoliche in forma di ‘Motu Proprio’ da Papa Francesco, entrano in vigore oggi, 8 dicembre 2015 festa dell’Immacolata e giorno dell’inaugurazione del Giubileo della Misericordia, rivoluzionando il Diritto Canonico nei processi di nullità del matrimonio. Continua a leggere
Uno schiaffo dato alla moglie non comporta per il marito alcun addebito alla separazione (Cassazione sez. VI, ordinanza n. 24473/2015.)
Per i Giudici della Suprema Corte di Cassazione uno schiaffo dato alla moglie, benché riprovevole, non prova che abbia determinato il fallimento del matrimonio.
E’ quanto dichiarato dalla sesta sezione civile della Suprema Corte di Cassazione con ordinanza n.24473/2015 depositata il 02 /12/2015 che rigetta i ricorsi di entrambi i coniugi, avverso la sentenza della Corte d’Appello di Venezia che , a parziale riforma della pronuncia di primo grado, revoca la dichiarazione di addebito ad entrambi i coniugi. Continua a leggere
La Mediazione obbligatoria ex d.lgs 28/2010 non può essere considerata un “adempimento formale” da liquidare al primo incontro con il manifestare la volontà di non dar seguito alla procedura obbligatoria.(Tribunale di Firenze, sentenza 15.10.2015)
E’ compito del mediatore verificare l’eventuale sussistenza di concreti impedimenti all’effettivo esperimento della procedura e non già quello di accertare la volontà delle parti in ordine alla opportunità di dare inizio alla stessa.
Presentarsi davanti al mediatore per limitarsi a Continua a leggere
Dichiarazione redditi congiunta dei coniugi – legittima l’impugnazione dell’avviso di accertamento notificato al marito da parte della moglie . (Corte di Cassazione – Tributaria Sentenza 23553 del 18.11.2015)
Nel caso di dichiarazione congiunta dei redditi da parte dei coniugi, ai sensi della L. 13 aprile 1977, n. 114, art. 17, la moglie, coniuge codichiarante, è legittimata a proporre autonoma impugnazione per contestare gli accertamenti a carico del marito, cui non è attribuita la legittimazione ad agire anche per la coniuge, venendo altrimenti vulnerato il diritto di difesa della moglie, che rimane corresponsabile delle maggiori imposte e degli accessori relativi a quell’accertamento, e non ostando a ciò la circostanza che l’avviso di accertamento debba essere notificato al marito. Continua a leggere