L’Associazione italiana degli organismi di mediazione ASSIOM in una lettera, indirizzata alla Corte dei Conti e al Ministero della Giustizia a firma del suo Presidente – avv. Giovanni Giangreco Marotta, segnala le “condotte plurime e reiterate causative di danno alle casse dello Stato” da omesse sanzioni per la mancata partecipazione alla mediazione senza giustificato motivo.
Secondo l’avv. Marotta la generalizzata mancata applicazione della norma di cui all’art. 8, comma 4-bis del decreto legislativo del 4 marzo 2010n. 28, secondo cui in caso di mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione, “il giudice condanna la parte costituita che, nei casi previsti dall’articolo 5, non ha partecipato al procedimento senza giustificato motivo, al versamento all’entrata del bilancio dello Stato di una somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio” provoca un rilevante danno erariale per la mancata acquisizione di entrate certe liquidi ed esigibili di pertinenza dello Stato.
Inoltre, aggiunge l’avv. Marotta, la mancata applicazione della norma, ne compromette la finalità deflattiva di interesse pubblico sottesa alla mediazione obbligatoria.
Nella sostanza, il Centro Studi Assiom , sulla base dei dati forniti dal Ministero della giustizia, ha calcolato una mancata entrata per le casse dello Stato nell’anno 2017 per circa 20.500.000,00€ a causa di una disposizione normativa che pur ricorrendone i presupposti non viene quasi mai applicata.
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