Le nuove regole introdotte con due lettere Apostoliche in forma di ‘Motu Proprio’ da Papa Francesco, entrano in vigore oggi, 8 dicembre 2015 festa dell’Immacolata e giorno dell’inaugurazione del Giubileo della Misericordia, rivoluzionando il Diritto Canonico nei processi di nullità del matrimonio.
La riforma, fermo restando comunque il principio dell’indissolubilità del vincolo matrimoniale, cancella, dopo 3 secoli, la necessità della doppia decisione conforme. Dunque una sola sentenza in favore della nullità esecutiva con conseguente riduzione dei tempi affinché le parti possano essere ammesse a nuove nozze canoniche.
Una volta ricevuti gli atti, nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti, la competenza ad emanare la sentenza è attribuita al Vescovo della Diocesi d’appartenenza che, in caso contrario, rimetterà la causa al processo ordinario.
Contro la sentenza del Vescovo è possibile l’appello all’Arcivescovo Metropolita o alla Rota Romana.
Oltre ad un processo più breve, la riforma prevede, salva la giusta e dignitosa retribuzione degli operatori dei tribunali , la gratuità delle procedure perché la Chiesa, mostrandosi ai fedeli madre generosa, in una materia così strettamente legata alla salvezza delle anime manifesti l’amore gratuito di Cristo dal quale tutti siamo stati salvati .
Lettera Apostolica in forma di ‘Motu Proprio’ Mitis Iudex Dominus Iesus,
Lettera Apostolica in forma di ‘Motu Proprio’ Mitis et misericors Iesus,